La tecnologia influenzerà la nostra vita più di quanto possiamo immaginare: un nuovo sistema intelligente è pronto a rispondere alle domande.
Più ci orientiamo verso il futuro, più la tecnologia sembra volerci togliere la curiosità del sapere, per rispondere automaticamente a tutte le domande senza neanche il bisogno di aprire un libro, o fare una ricerca web. Ciò che prima guardavamo come un metodo all’avanguardia, ovvero la ricerca di informazioni su internet, adesso è anch’esso superato per dar spazio a qualcosa di ancora più rapido ma al tempo stesso molto probabilmente più limitante.
Nell’immensità di internet le risposte sono tantissime: una volta posta una domanda, la soluzione la si può trovare segmentata in tanti siti. Già da quest’anno, ma soprattutto nei prossimi, cambieranno le nostre abitudini di ricerca. La lettura delle informazioni online sarà più veloce perché a darci le risposte sarà proprio l’intelligenza artificiale, che ci impacchetta la sintesi e ce la porge come verità assoluta.
Nuovi studi stanno lavorando proprio su questo: riuscire a far sì che l’uomo riesca a comunicare sempre di più con l’intelligenza artificiale, arrivando a trovare una coesione amicale, molto più solida e fiduciosa di quella che potrebbe costruirci adesso.
La novità sulle AI: inventata un’app in grado di farti parlare con il TE del futuro
I ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno costruito un chatbot basato sull’intelligenza artificiale che simula il sé più vecchio di un utente e distribuisce osservazioni e perle di saggezza per cercare di instradare l’utente in un futuro più aperto e ricco di prospettive a cui magari da soli non si poteva far caso, troppo presi dalle distrazioni del presente. L’obiettivo è quindi quello di incoraggiare le persone a pensare di più oggi alla persona che vogliono essere domani, attraverso l’aiuto della tecnologia.
Con un’immagine del profilo invecchiata digitalmente, si potrà chattare con il proprio sé che sarà già invecchiato e molto più saggio di ciò che siamo oggi. Il chatbot genera ricordi sintetici plausibili e attinge alle attuali aspirazioni di un utente per cercare di dargli prospettive di successo.
Generando un pensiero a lungo termine, spiega Pat Pataranutaporn, che lavora al progetto Future You al Media Lab del MIT, si pensa di riuscire a cambiare anche le prospettive di vita di una persona, in quanto si impegnerebbe di più per vivere ‘bene’, cercando di arrivare all’obiettivo. “Questo potrebbe motivare le persone a fare scelte più sagge nel presente” spiegano nel progetto.