Assegno d’Inclusione, cambia tutto: finalmente una notizia a favore degli italiani

Cambia di nuovo tutto per quanto riguarda l’Assegno di Inclusione, ma questa volta le notizie sono a favore degli italiani: ecco che cosa sapere.

La misura nazionale è stata inserita dall’attuale governo a inizio anno per contrastare la povertà, l’esclusione sociale e la fragilità delle fasce più deboli della popolazione attraverso dei percorsi di inserimento social, ma anche di formazione, politica attiva e lavoro.

Assegno Inclusione cambia tutto
Importanti novità in arrivo per l’ADI? – ilnuovosud.it

Ricordiamo che l’Assegno di Inclusione (ADI) è stato introdotto come una sorta di sostituzione del vecchio Reddito di Cittadinanza, ma in misura ben diversa, abbracciando quindi quella platea di destinatari. È operativa ufficialmente dal 1° gennaio 2024 e adesso una novità potrebbe cambiare il panorama delle misure di sostegno a diversi italiani.

La misura potrebbe essere rivista e modificata dal governo dietro alcuni dati pubblico sul portale del Ministero del Lavoro da parte del Comitato scientifico per la valutazione del Reddito di Cittadinanza. Si tratta di una relazione che ha messo in luce come gli attuali requisiti potrebbero essere inadeguati.

Assegno di Inclusione novità: aumentano i beneficiari?

Ci sono dei soggetti che fino allo scorso anno prendevano il Reddito di Cittadinanza e oggi sono esclusi dall’Assegno di Inclusione. In sostanza, c’è stata una riduzione della platea dei beneficiari visibile, con famiglia che fanno fatica a mantenere l’intero nucleo familiare. I nuovi dati, però, potrebbero modificare i requisiti per chiedere la misura.

Assegno Inclusione novità requisiti
I requisiti per richiedere l’ADI potrebbero cambiare dietro un nuovo rapporto – ilnuovosud.it

Ricordiamo che l’ADI è destinata attualmente alle famiglie che hanno nel nucleo una persona con disabilità, un minorenne, un anziano con almeno 60 anni di età, un soggetto in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi soci-sanitari del territorio.

In merito alla relazione del Comitato scientifico per la valutazione del Reddito di Cittadinanza c’è stata una analisi dell’impatto del Reddito di Cittadinanza durante il funzionamento. È proprio in questo contesto che è emerso il fatto che si è trattato di un vero sussidio contro la povertà, a differenza dell’ADI e di altre misure che sono state inserite al posto del RdC.

In generale, sono stati circa 2,4 milioni di famiglie che hanno beneficiato del Reddito di Cittadinanza, andando quindi a coprire più di 5,3 milioni di soggetti. Numeri che sono stati drasticamente ridotti con l’introduzione delle nuove misure e la cancellazione del RdC. Proprio per questo motivo il governo potrebbe decidere di rivedere i requisiti e ampliare la platea dei beneficiari. Per il momento, però, non c’è alcuna ufficialità ma solo supposizione.

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