Per chi vuole entrare a fare parte del personale ATA di terza fascia per i prossimi anni scolastici, il termine per la domanda è il 28 giugno 2024
Il personale ATA è il personale amministrativo, tecnico e ausiliario degli istituti e scuole di istruzione primaria e secondaria, delle istituzioni educative e degli istituti e scuole speciali statali. Per intenderci, si tratta delle persone che lavorano in segreteria, nelle mense, chi fa il bidello: tutte le professioni afferenti al mondo scolastico che però non riguarda l’insegnamento.
Gli anni scolastici coinvolti dal prossimo bando di gara sono il 2024-2025 – 2025-2026 e il 2026-2027. Ovviamente le graduatorie riguardano svariati tipi di professione e inserimento e le domande rispetto alle qualifiche sono molte, ma ecco le risposte.
Per chi ad esempio ha fatto domanda ed è entrato in graduatoria come assistente amministrativo di prima fascia, la domanda è sorta spontanea: in terza fascia, sarà inserito nella stessa provincia? La risposta ovviamente è SI: è fondamentale che la prima e la terza fascia siano nella stessa provincia. Se fossero in province diverse, sarebbe necessario cancellarsi dalla prima fascia della provincia precedente.
La modalità di accesso passata non inficia sulla modalità di accesso per il nuovo contratto. Secondo il contratto, chi vuole entrare in terza fascia deve possedere almeno il titolo di studio richiesto, indipendentemente da quello posseduto ai tempi della prima fascia, o almeno aver prestato almeno un giorno di servizio per rimanere in lista. Coi vecchi titoli dunque non si può restare a meno di aver prestato almeno un giorno di servizio. Se non si è prestato nemmeno un giorno di servizio e si rimane senza il titolo richiesto, si decade dalla graduatoria.
Ci si domanda anche se le graduatorie saranno pronte per settembre. Se non fossero disponibili, fanno sapere dalle istituzioni, verrano utilizzate temporaneamente le vecchie graduatorie fino alla pubblicazione delle nuove. Storicamente, la pubblicazione non è mai avvenuta con precisione a settembre, quindi potrebbe esserci uno slittamento delle tempistiche, con un utilizzo temporaneo delle vecchie graduatorie.
Per quanto riguarda invece il servizio reso alle scuole paritarie, questo è ridotto alla metà rispetto a quello reso nella scuola pubblica. È necessario che questo tipo di servizio sia retribuito, coperto da nomina e con regolarità contributiva. I periodi di cassa integrazione o senza copertura contributiva non sono validi. Fa eccezione solo il periodo di lockdown per la pandemia da Covid 19.
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