Una semplice moneta da 2 euro potrebbe essere un vero e proprio colpo di fortuna per chi la possiede: può valere fino a 80.000 euro.
Se dapprima il mondo della numismatica era riservato soltanto agli appassionati del settore, ad oggi, chiunque può accedere a diverse informazioni grazie al vasto modo del web. E da qui che moltissime persone hanno iniziato a fare più attenzione agli esemplari che gli capitano tra le mani, poiché hanno sviluppato la consapevolezza che una semplice moneta potrebbe rivelarsi una buona fonte di guadagno.
Solitamente, ad essere chiamate in causa sono le monete rare, ancor meglio se fuori coniazione. Da qui, come non citare le vecchie lire, da diversi anni molto ambite dagli amanti del collezionismo. Eppure quest’ultime non sembrano essere le uniche: anche le monete storiche appartenenti all’euro possono valere una fortuna. Questo caso ne è la prova concreta.
L’entrata in vigore dell’euro è stato un passaggio importante, che da oltre 20 anni ha rivoluzionato la vita di molti. Se dapprima ogni Paese europeo adottava la propria moneta, dal 1999, l’Euro ha in un certo senso rotto questa barriera differenziale. Un passaggio storico importante, questo, che porta alcune delle prime monete ad un valore che può raggiungere addirittura gli 80.000 euro.
Perché una moneta è considerata rara? La risposta a questa domanda è complessa e ricca di variabili. Si parte dal valore storico, dal fatto che sia o meno commemorativa, finendo per gli errori di conio, piccoli sbagli di produzione che rendono un esemplare unico nel suo genere. In questo caso, la moneta in questione è più comune di quanto si possa immaginare, ma alcuni suoi dettagli la rendono più appetibile.
Si tratta di una moneta banale, penseremo, che spesso gira di mano in mano, eppure, alcuni di questi esemplari, conservano qualcosa di più speciale degli altri. Innanzitutto, partiamo dalla base. Questa moneta da 2 euro non è una qualsiasi: è un’edizione commemorativa, coniata in Francia. Sul retro, l’albero è inserito in un esagono ed è circondato dal famoso motto repubblicano “Libertà, Uguaglianza, Fraternità”. Sotto i rami sono riportate le lettere R e F (Repubblica Francese), mentre in basso, compare l’anno di conio.
Ma c’è di più. La data incisa è il 1999, l’anno di introduzione dell’euro nei paesi dell’Unione Europea. Una delle prime monete circolanti dell’euro, quindi, già di per sé un pezzo di storia.
Qualche tempo fa, uno dei primi esemplari (ossia del 1999), venne venduto su un’asta online alla modica cifra di 80.000 euro. Ovviamente, per raggiungere cifre così alte, l’esemplare deve presentarsi in Fior di conio (in perfetto stato di conservazione), e presentare anche qualche errore di conio. Ad ogni modo, un buon esperto di numismatica può stimare il valore della stessa, qualora si trovasse qualcosa di unico e raro come il caso in questione.
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