Attenzione alla ‘tintarella’ mordi e fuggi della settimana di ferie, potrebbe essere letale per la propria pelle: i nuovi studi a riguardo
La maggior parte degli italiani sta aspettando il tanto agognato periodo di ferie per riuscire ad andare a godersi qualche giorno di relax al mare, lontano dal caos e dai pensieri lavorativi. Soprattutto per chi vive in città lontane dal mare, la vita estiva diventa molto faticosa. Caos e temperature rappresentano un incubo per tutti, e il tragitto per arrivare al lavoro non migliora affatto la situazione.
Si sognano le piscine nel weekend e le ferie per il mare. Più fortunati invece coloro che riescono a spostarsi nel weekend per qualche ora di sole, per poi tornare alla base durante i giorni infrasettimanali. In generale, secondo ultimi studi, coloro che il weekend possono esporsi gradualmente qualche ora al sole, sono davvero i più fortunati, non solo a livello lavorativo.
A quanto pare abbronzarsi troppo nei pochi giorni di ferie è una delle abitudini più sbagliate per la salute della pelle, eppure tanti italiani sono costretti a farlo ogni anno. Concentrare tutto il tempo della vacanza sotto il sole per cercare di abbronzarsi il più possibile nell’unico tempo disponibile, non è affatto un toccasana e i nuovi studi sottolineano i rischi per la pelle, che non sono affatto da sottovalutare.
Il modo migliore per prendere il sole sarebbe un’esposizione saltuaria ma costante per tutta l’estate. In questo modo la pelle ha il tempo per riequilibrarsi ogni qual volta si passa qualche ora sotto il sole. Quando invece non ci si è esposti al sole per mesi e poi si concentrano le ore sotto il sole nei pochi giorni di ferie, c’è il rischio di scottarsi persino con la protezione solare.
I ricercatori dell’Università di Manchester nel Regno Unito, che hanno pubblicato la loro ricerca su Frontiers in Aging, hanno dimostrato che viaggi brevi e intensi alla ricerca del sole possono avere un impatto significativo proprio sulla composizione batterica della pelle. La comunità microbica che vive sulla nostra pelle svolge un ruolo cruciale nel mantenere la sua salute e proteggerla dagli agenti patogeni.
La ricerca ha di fatto dimostrato che l’esposizione prolungata ai raggi ultravioletti (UV) in giorni consecutivi senza pausa, oltre che causare danni al DNA, infiammazione e invecchiamento precoce della pelle, va ad incidere negativamente sul microbiota cutaneo. Dall’analisi della pelle dei partecipanti al ritorno dalle ferie, si è potuto notare che chi aveva preso molto sole durante la vacanza di 7 giorni aveva una minore abbondanza di proteobatteri, ovvero presentava un’alterazione del microbiota.
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