Esistono maggiorazioni e somme aggiuntive di cui molti pensionati non sono a conoscenza. Ecco come richiederle all’INPS
Il tema delle pensioni, in Italia, è sempre molto caldo. A detta di tutti i governi che si sono succeduti nel corso degli anni, si tratta di qualcosa al centro dell’agenda politica. Anche se poi, di fatto, è cambiato poco o nulla. E, allora, i cittadini devono fare di necessità virtù: ecco come è possibile aumentare l’importo delle pensioni.
La riforma delle pensioni tanto auspicata un po’ da tutti, Sindacati compresi, dovrebbe comprendere sicuramente delle variazioni riguardanti l’età pensionabile. Da sempre, per esempio, si litiga sulla valenza o meno della Legge Fornero con alcune forze politiche (si pensi alla Lega di Matteo Salvini) che la osteggiano profondamente.
Ma, evidentemente, una riforma delle pensioni degna di questo nome non può non passare anche dal ricalcolo degli importi. È vero, infatti, che le somme erogate con gli assegni mensili variano in base all’inflazione (e sappiamo che il nostro Paese viva, da anni, una inflazione galoppante), ma è anche vero che la realtà è assai diversa: le pensioni di migliaia e migliaia di italiani, infatti, non consentono, sostanzialmente, di portare avanti una qualità della vita adeguata.
Niente di più ingiusto, visto che si tratta di persone che hanno trascorso un’esistenza di lavoro e che oggi meriterebbero il riposo ben retribuito. Con uno scenario del genere, allora, siamo certi che possa interessare non poco la possibilità aumentare l’importo pensionistico con una richiesta da inoltrare all’INPS.
Esistono, infatti, maggiorazioni e somme aggiuntive di cui molti pensionati non sono a conoscenza. Tra queste, la quattordicesima mensilità è tra le più diffuse, erogata ai pensionati con assegni inferiori al doppio del trattamento minimo. Tra le maggiorazioni sociali, questo ‘stipendio in più’ è destinato ai pensionati con assegni insufficienti per vivere nel mese di luglio.
Un altro strumento poco conosciuto e, quindi, poco battuto dai pensionati italiani è la ricostituzione della pensione, che permette di segnalare all’INPS elementi che potrebbero influenzarne il calcolo, anche se questa è stata liquidata anni prima. La domanda di ricostituzione della pensione consente di richiedere all’INPS di ricalcolarla alla luce di nuove evidenze.
Attraverso la ricostituzione, si può richiedere l’incremento della contribuzione pari a quattro mesi per ogni anno di lavoro svolto dopo essere stati riconosciuti non vedenti o ipovedenti, secondo le leggi n. 113 del 1985 e n. 120 del 1991. Infine, in base alla legge n. 247 del 2017, si può chiedere la maggiorazione contributiva per i lavoratori impiegati nella produzione di fibre ceramiche refrattarie. In ogni caso, è fondamentale allegare alla domanda di ricostituzione tutta la documentazione necessaria a supportare la richiesta.
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