Luglio è iniziato ed è tempo di programmare gli ultimi dettagli per le vacanze, ma dove andranno gli italiani? C’è un dato sorprendente
Negli ultimi giorni, in molte parti d’Italia il clima non ha fatto pensare esattamente a spiaggia, mare e sano relax dopo un anno di lavoro. Anzi in tanti sono stati chiusi in casa per via del maltempo. Luglio ormai partito, però, ed è quasi tempo di pensare alle vacanze. Parecchi avranno già deciso dove andare, i procrastinatori non ancora magari, ma è lecito porsi una domanda: quale meta possono scegliere gli italiani per risparmiare un po’?
Molto spesso le zone di mare nel nostro Paese non sono così accessibili. E bisogna mettere mano pesantemente al portafogli per trascorrere anche una settimana in determinati luoghi di mare e i prezzi di diversi lidi sono anche aumentati nelle ultime settimane rispetto agli anni precedenti.
Questo ci porta a un triste epilogo: andare in vacanza in Italia non conviene più, restando una prerogativa per ricchi o turisti stranieri. L’osservatorio Panorama Turismo – Mare Italia di Jfc, pubblicato dall’ANSA, ha chiarito che i prezzi del 2024 sono in aumento dell’8% rispetto al 2023 e gli italiani che scelgono le vacanze nel nostro territorio calano – si stima circa al 4,4%.
Gli italiani mollano l’Italia in vacanza: meglio andare all’estero
La Puglia è una meta stupenda per i più giovani, per chi ama fare serata e abbinare divertimento e relax. E poi ci sono la Sardegna, la Calabria, la Sicilia, la Campania: tutte con un’anima caratteristica e meravigliosa che in estate mette gioia e permette di rilassarsi in armonia. Ma gli italiani non ci stanno più a certi prezzi e sentono il richiamo dell’estero.
Sono sempre di più coloro che scelgono destinazioni come Spagna, Grecia e Albania, prenotano l’aereo – molto spesso low cost, soprattutto se viene trovato con largo anticipo -, e anche con un bagaglio piccolo al seguito decidono di vivere un’avventura lontano dal proprio Paese, soprattutto portare soldi altrove e spendere meno.
Poco male probabilmente per i lavoratori del settore balneare in Italia, che comunque non resteranno a bocca asciutta. La presenza in Puglia, come in quasi tutte le nostre coste, è prevista in maniera massiva da parte dei turisti, nonostante i prezzi, ma viene da chiedersi se sia etico arrivare a certe cifre o forse si dovrebbe fare un passo indietro.