Hai mai notato che l’acqua in bottiglia ha una data di scadenza? Ti spiego perché è importante tenerla a mente

L’acqua scade? Sulle bottiglie è presente una data di scadenza e adesso ti spiego perché è così importante controllarla.

Alla domanda se l’acqua scade la risposta è unica: no, l’acqua non scade, mai. Allora perché le bottiglie d’acqua hanno una data aggiunta sul tappo o sull’etichetta? Perché per legge è importante inserirla? L’acqua che viene imbottigliata deve necessariamente avere una data di scadenza perché nonostante il contenuto effettivamente non può alterarsi, lo farà per via della conservazione che gli dà l’uomo.

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Perché è importante controllare la data di scadenza dell’acqua (ilnuovosud.it)

L’acqua tenuta dentro quel determinato contenitore può durate un tot di tempo, superato può alterarsi per via dell’ambiente esterno e per via delle sostanze con cui è creato il contenitore. È ovvio che le bottiglie di plastica sono quelle con le scadenze più strette, a differenza delle bottiglie di vetro che possono durare intatte per anni.

C’è da dire comunque che la scadenza è più un’indicazione per le aziende rivenditrici che per il cliente finale. A chi capita di acquistare un’acqua che dura più di un anno? Sono casi rari che possono succedere per esempio quando una casa in montagna rimane chiusa e viene aperta solo per il periodo di settimana bianca. Le aziende invece devono stare in allerta perché vendere acqua scaduta non solo è pericoloso per i propri consumatori ma è anche sanzionabile con multe salatissime.

I pericoli dell’acqua scaduta: attenzione alle date, potrebbe essere dannosa per l’organismo

Perché quando andiamo a fare la spesa quindi è necessario dare uno sguardo alle date apposte sul tappo dell’acqua che si acquista? A scadere non è l’acqua, ma la bottiglia, anche a causa di modalità errate di conservazione. Se conservata in modo improprio l’acqua può infatti non solo assumere un sapore strano, ma anche diventare tossica per l’organismo. L’acqua minerale in bottiglia dovrebbe essere consumata “preferibilmente” entro 3 anni dalla data di imbottigliamento, se si tratta di vetro, o entro 1 o 2 anni, se si tratta di plastica.

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Quali sono i rischi più comuni quando un’acqua scade (ilnuovosud.it)

L’Italia è il Paese europeo con il più elevato consumo pro-capite di acqua in bottiglia, ma senza una giustificazione valida perché è uno dei paesi con l’acqua di rubinetto migliore in tutta Europa. Vari test di laboratorio hanno dimostrato che l’acqua diventa stantia perché la bottiglia inizia a deteriorarsi, che possono conferire un sapore di medicina, cloro o ozono ed essere nocive per la salute.

Tra queste sostanze si può citare l’antimonio, e una concentrazione eccessiva di ftalati per quanto riguarda quelle in plastica, che sono le più ‘pericolose’. I rischi sono relativi non solo alla data di scadenza ma anche alla conservazione, perché le casse d’acqua viaggiano sui camion anche ad alte temperature, e non si può essere sicuri che i magazzini le mantengano al fresco: spesso le bottiglie hanno passato tante ore al Sole.

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