Un’estate al mare, ma con tariffe decisamente più salate. I costi salgono dell’8% in più rispetto al 2023 e per questo le spiagge del paese registrano un calo di presenze italiane.
Lo prevede l’osservatorio Panorama Turismo – Mare Italia di Jfc che l’ANSA ha pubblicato in anteprima.
Su un totale di 407 milioni di presenze nel comparto balneare (-1,1% sull’estate 2023 e -1,2% sul 2019) quelle italiane saranno 312 milioni 511mila con un calo del 4,4% e quindi una perdita di 14 milioni 511mila sul 2023.
A colmare la lacuna italiana però ci pensano i turisti provenienti da ogni parte del mondo per godere delle bellezze del nostro paese: stando a quanto riportato dall’osservatorio, le presenze straniere toccheranno i 94 milioni 513mila con un +11,6% (cioè 9 milioni 823mila) sul 2023.
Gli Italiani, però, non rinunciano alla voglia di mare, scegliendo di trascorrere le proprie vacanze in altre destinazioni balneari straniere come Grecia, Spagna e Albania.
Dalla rilevazione nazionale emerge come gli italiani prediligano sempre di più anno dopo anno, organizzare dei viaggi estivi fuori nazione. Una risposta non molto positiva per la nostra economia – spiega Massimo Feruzzi, responsabile dell’osservatorio.
In Italia le destinazioni balneari segneranno indicatori altalenanti sia tra le località degli stessi ambiti balneari come pure tra le varie settimane, rendendo ancora più complessa l’attività degli operatori della filiera.
«Con un allarme rosso – dice ancora Feruzzi – che è quello del mese di agosto, che rischia di non essere più il classico mese delle ‘vacanze degli italiani’: troppo alti i prezzi, pienone solo dal 9 al 18 agosto e soggiorni sempre più brevi in questo mese, con una durata media che si riduce di ben 2,1 notti».
È sempre questo il dilemma di chi si appresta a prenotare le vacanze.
Quanti italiani scelgono l’una e chi invece predilige l’altra? A dare una risposta è la quinta edizione della ricerca sulle vacanze degli italiani condotta da YouTrend per conto di Wonderful Italy, azienda leader in Italia nella gestione di case vacanza.
Queste ultime sono preferite da uno italiano su tre e soprattutto nella fascia che va dagli under-35 agli over-54 mentre gli hotel continuano ad essere scelti nella fascia tra i-35 ei-54 anni.
Ma come viene effettuata la preferenza? Chi preferisce le case vacanza lo fa soprattutto per avere i comfort di una vera casa (23%) e per i maggiori spazi a disposizione (21%). Stessa percentuale anche i motivi economici come motivazione principale seguita dalla maggiore privacy (17%) e dalla disponibilità di una cucina (16%).
Secondo Michele Ridolfo CEOe co-founderdi Wonderful Italy “i dati dimostrano che le case vacanze e gli alberghi si rivolgono a due mercati differenti. Chi preferisce un albergo difficilmente sceglie una casa e viceversa. La ricerca di quest’anno ribalta anche alcune convinzioni. Le case vacanze, tradizionalmente associate al target dei trentenni, guadagnano la prima posizione anche per i più grand ormai la casa vacanza non è più un’alternativa economica dell’albergo ma costituisce un settore strutturato e attrattivo”.
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